Gestire un e-commerce al giorno d’oggi richiede di considerare un ventaglio di opzioni per il marketing che fino a qualche anno fa sarebbero sembrate fantascienza. Complice l’egemonia dei social e la tendenza al voler “apparire” ed essere “di tendenza”, con il tempo si è evoluta la figura dell’ “influencer” che, in breve tempo, ha acquisito una sua specifica dimensione all’interno del marketing.
L’influencer marketing è, a tutti gli effetti, una piccola sezione del marketing digitale che va spesso considerata come un investimento necessario, specie se l’e-commerce offerto è di tipi specifici e rivolti a un pubblico che dev’essere convinto e rassicurato prima dell’acquisto.
Perché l’influencer marketing
Quindi ci si ritrova subito di fronte a diverse domande: di cosa stiamo parlando di preciso? In che modo si può legare un e-commerce che commercia un prodotto specifico, come può essere uno shampoo biologico, a un influencer presente sui social e in che modo questo può portare benefici?
Secondo le ricerche dell’istituto Nielsen, nonostante l’evoluzione digitale del mondo degli acquisti, le persone continuano a preferire il consiglio di un amico o familiare per l’acquisto di un prodotto piuttosto che una pubblicità o altri mezzi.
Questo significa che, se l’influencer riesce a stabilire un rapporto affettivo e di “fiducia” con i propri follower, la dimensione in cui questi ultimi recepiranno i consigli di chi seguono sarà proprio quella dell’amichevole/familiare.
Ovviamente questo significa che si penserà quantomeno di provare lo shampoo sopracitato perché non solo l’influencer riesce ad apparire con un aspetto desiderabile, ma inoltre si arriva a pensare che la figura in questione sia in qualche modo autorevole, o quantomeno “furba” abbastanza da non dare consigli se non crede in quello che sta dicendo.
Dal semplice analizzare il rapporto fra followed e follower, quindi, s’intuisce come l’e-commerce possa trarre vantaggio dall’influencer marketing e come quest’ultimo possa, a sua volta, ottenere risultati di vario tipo dall’ingaggio da parte dell’e-commerce.
Un esempio di connessione fra e-commerce e influencer marketing
Si potrebbero fare diversi esempi di editoria riguardanti questa connessione fra prodotto sponsorizzato e influencer: moltissime case editrici e scrittori autoprodotti si affidano ai blogger video o blogger classici per recensire i propri libri e far conoscere le opere al pubblico.
Solitamente, per la natura piuttosto “settoriale”, non serve che la recensione sia fatta dai massimi esperti del settore, ma soltanto che raggiunga le giuste persone. Un esempio ancora più specifico, invece, potrebbe essere quello delle frese per il legno di Fraiser Tools e la partnership con Stefano il falegname.
Stefano è uno youtuber con la passione per la falegnameria, i cui video vengono visti da una media di 150.000 persone e, nonostante i numeri non siano altissimi, è considerato un vero esperto nel suo campo e può esercitare una potente influenza nel momento in cui suggerisce un prodotto.
Fraiser Tools è un’azienda italiana produttrice di frese per il legno, piuttosto recente. Per pubblicizzarsi si è affidata allo stabilire un rapporto con Stefano e fargli utilizzare in video i prodotti.
Dal momento che il prodotto è di ottima qualità e Stefano sa come usarlo e può contare sulla propria autorità per consigliarlo, l’investimento è stato indubbiamente vincente. I commenti sono perlopiù entusiasti e la Fraiser ha sicuramente ottenuto una visibilità di un certo livello altrimenti raggiungibile solo con investimenti molto più grandi e molto più dilatati nel tempo.
L’influencer marketing e l’e-commerce sono destinati a fondersi e intrecciarsi ancora più e ancora meglio di come sono tuttora. L’unico consiglio che rimane da dare a riguardo è di studiare bene la situazione, capire cosa conviene di più e dopodiché provare. La strategia giusta per il marketing è sempre a un tentativo di distanza.