“Le donne non cambiano casa per trasferirsi, ma per trasformarsi.”
Il team del “Premio impresa Rosa d’Abruzzo” torna alla carica con una guizzante intervista telefonica con Maurizio Tucci. In questa seconda chiacchierata parleremo di astri, di nuove ricette e, soprattutto, di “Come pensano le donne felici”.
Sei stato uno dei pionieri del coaching in Italia e sei esperto in leadership coaching, Maurizio, cosa intendi quando dici che le donne traslocano da Venere?
“Ti ricorderai il famoso best seller “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, giusto?”
Sì, certo. Ma dove traslocano?
“E’ un ritorno a casa. Negli scorsi 20 anni si è creata una tendenza maliziosa. La convinzione comune che” gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” è senza senso.
Veniamo tutti dal pianeta Terra.
Un’indagine accurata ha dimostrato che le competenze linguistiche degli uomini e delle donne sono quasi identiche. Eppure, ancora oggi viene alimentato il mito che donne e uomini continuano a non capirsi a causa d’incolmabili differenze meramente genetiche. Questa differenza genetica è stata usata per spiegare fallimenti relazionali di ogni genere: dal perché lui non butta la spazzatura, al perché uno stupratore non può comprendere i tentativi di resistenza della vittima, etc. La sostanza comunque resta la stessa. In definitiva, entrambi i sessi soffrono.”
Già, veniamo tutti dallo stesso pianeta. Sembra una premessa promettente. Quindi, non c’è da affrontare altri pianeti. E’ una trasformazione più terrena. Puoi fare un esempio di questa trasformazione terrena?
“Troveremo il momento per approfondire, ma ora voglio farti sorridere. Posso?”
Ma anche sì : )
“Gli uomini sono neole, le donne sono spaghetti.”
Bene, ci sediamo a tavola. Quindi, oltre che terrena, la trasformazione passa da un piano astronomico ad un piano grastronomico. Approfondiamo?
Sì. Le ferratelle, o neole, sono dolci tipici abruzzesi e molisani. La trama, e la nervatura, delle neole è data da una piastra arroventata sul fuoco. Solitamente il disegno è a rombi, quadratini o cancelli. E’ la ragione per cui vengono chiamate anche cancellate.
Questa analogia mette in risalto la tendenza degli uomini ad elaborare gli eventi della vita all’interno di caselle o di piccole scatole. Infatti, se osservi una neola, vedi una serie di caselle separate da confini precisi. Tutte le caselle sono separate l’una dall’altra. Questo è il classico modo di elaborare gli eventi della vita da parte degli uomini. Il nostro modo di pensare deve fare i conti con la suddivisione delle caselle che hanno spazio per un solo problema.
Insomma, l’uomo medio affronta la vita una sola casella per volta. Quindi, se è al lavoro è al lavoro. Se è in garage a fare bricolage è in garage a fare bricolage. O, se guarda la TV, sta semplicemente guardando la TV. Con un linguaggio più pomposo questo modo di procedere viene definito compartimentazione. O, più brutalmente, pensare per compartimenti stagni. In altre parole, incasellano la vita e le responsabilità in diversi compartimenti.”
Meglio evitare i dolci in certi orari : ) Ma visto che ci siamo, perché le donne sono come spaghetti?
“Mentre gli uomini hanno un approccio che li assimila alla struttura delle neole, le donne elaborano gli eventi della vita come un piatto di spaghetti. Osserva un piatto di spaghetti e vedrai che ogni singolo filo di pasta è in contatto con tutti gli altri. Infatti, prova a seguire il percorso di uno spaghetto nel piatto e vedrai che s’interseca con molti altri spaghetti. Puoi continuare a seguire le connessioni di un filo di pasta con gli altri, senza interruzione. Ecco, così affrontano la vita le donne. Ogni pensiero e/o problema è collegato, in qualche modo, ad ogni altro pensiero o problema. In questo senso, la vita è molto più dinamica per le donne che per gli uomini.
Questo è il motivo per cui le donne gestiscono meglio il multitasking rispetto agli uomini. Parlano al telefono, cucinano, controllano gli scontrini della spesa, organizzano il giorno successivo, danno istruzioni ai bambini e chiudono la porta con un piede, mentre in una mano hanno il telefono e nell’altra, le buste della spesa. Il parole semplici, le donne cercano di tenere ben collegati gli eventi della loro vita. Per le donne, i collegamenti risultano naturali, per cui la conversazione con loro procede senza sforzo. Più le cose sono collegate fra loro, più le risposte galleggiano in superficie e risultano a portata di mano.”
Questa distinzione è divertente. In che modo spiega il modo di pensare delle donne felici?
“Bella domanda. Soprattutto nel business, ma in ogni area della vita, le donne realizzate cercano di capire le differenze, ma sanno riconoscere le uguaglianze. E, spesso, creano opportunità frequenti per espandere “punti di contatto” costruttivi con partners, clienti, dipendenti, parenti, etc.
Quindi, le persone auto-realizzate non si fanno infinocchiare facilmente né all’idea che le donne vengono da Venere, né alla metafora degli spaghetti”
Sono semplificazioni, certo. Quindi, cosa fanno?
“Nel prossimo incontro entriamo nel merito e presenterò anche uno strumento operativo. Qui, ti rispondo in sintesi. Mettere uomini e donne all’interno di caselle, siano spaghetti, neole o pianeti, aumenta la percezione delle differenze. Un rischio è che le distanze diventino incolmabili. L’altro è che venga impedita una realizzazione più completa delle nostre aspirazioni personali e professionali”.
Questo significa che il focus del prossimo incontro e sui “punti di contatto”,giusto?
“Esatto”.
Mi pare d’intuire anche che, durante il workshop, sarà più chiaro come smettere di cadere nella trappola che porta ad incasellare persone, eventi ed esperienze passate, è così?
“Sì”.
Bene, così possiamo andare oltre le “caselle” e scoprire “come pensano le donne felici”. Un’ultimo chiarimento. Poiché, l’incontro è promosso dal “Premio impresa Rosa d’Abruzzo”, possono partecipare anche gli uomni?
“Sì, certo. Forse, soprattutto noi uomini, abbiamo bisogno d’imparare dal modo di pensare delle donne che hanno saputo realizzare se stesse. Quindi, l’incontro è aperto a chi preferisce partire dai punti in comune tra donne e uomini, tra uomini e donne di successo, tra donne e donne, etc. Grazie a voi del “Premio impresa Rosa d’Abruzzo”. E’ uno splendido esempio di spirito d’iniziativa. Tanti auguri, buon lavoro e a presto.”
Grazie a te, Maurizio. Sono sicura che anche le imprenditrici del “Premio impresa Rosa d’Abruzzo”, potranno apprezzare la forza e la gentilezza che anima il modo di pensare delle donne felici o, come avrebbe detto Maslow, delle donne “auto-realizzate”.
Come pensano le donne felici.
“Nuove strategie per la leadership femminile”
Quando: venerdì, 29 Agosto
Orario: dalle 16,00 alle 18,00
Dove: Sala congressi Sea Abruzzo, Via Fondovalle Salinello, Tortoreto (TE)
Ingresso libero.