Mosciano Sant’Angelo, 12 maggio 2015
Giulianova, Artemia presenta il libro Quando c’era la guerra di Francesco Manocchia
In occasione dell’88° adunata nazionale degli alpini a L’Aquila
Artemia Edizioni in collaborazione con la Città di Giulianova, l’Istituto Nazionale per la Guardia D’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, la Sezione Abruzzi Gruppo Alpini di Teramo, l’Associazione Teramo Nostra, Radio G Giulianova ed L & L Comunicazione
invita alla presentazione del libro del Fondo Biniano
riprodotto in anastatico del giornalista e scrittore giuliese Francesco Manocchia:
“QUANDO C’ERA LA GUERRA” – con nota introduttiva di Sandro Galantini e ricerche di Walter De Berardinis
organizzata per venerdì 15 Maggio alle 17.30 presso la Sala Congressi Kursaal di Giulianova Lido (TE)
Interverranno
Francesco Mastromauro, Sindaco di Giulianova,
Pierangelo Guidobaldi, Assessore alla Cultura e Manifestazioni
Piero Chiarini, Presidente dell’Associazione Teramo Nostra
Walter De Berardinis, Giornalista,
Elso Simone Serpentini, Scrittore
Sandro Galantini, Storico
Luisa Ferretti, Moderatrice
In occasione dell’anniversario dei 100 anni dell’entrata in guerra dell’Italia 1915-2015 saranno inoltre ricordati i 118 caduti giuliesi morti durante il primo conflitto mondiale, con consegna dei riconoscimenti ai familiari alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.
Durante l’evento si esibirà il Coro Alpino di Vallecamonica e l’Associazione Culturare Artistica BellantArte terrà una mostra d’arte sul tema dell’Unità d’Italia.
Note sul libro “QUANDO C’ERA LA GUERRA”
Gli scritti adunati in questo volume e meditatamente estrapolati da una produzione magari non foltissima ma pure densa, specificamente Quando c’era la guerra e I salmi della patria, se da un lato recuperano dalle lontane province della memoria, in occasione del centenario dal coinvolgimento dell’Italia nel conflitto bellico, alcune testimonianze letterarie occasionate dalla Prima guerra mondiale e che pure – come si vedrà – incontrarono l’apprezzamento di giornalisti, critici e letterati molto noti e riveriti (da Luigi Pirandello a Fausto Maria Martini, da Adriano Tilgher a Tomaso Monicelli a Dino Provenzal), dall’altro lato ripropongono all’attenzione, com’è giusto che sia, la figura, le opere e il passionato impegno di Francesco Manocchia, che di quegli scritti fu l’autore. (Sandro Galantini)
Ristampare oggi questi “Salmi della Patria”, del pubblicista cav. Francesco Manocchia, sempre freschi, sempre belli, significa compiere un’opera d’animo, riconoscere e richiamare per nome i nostri morti, i quali ci attendono in piedi per farci rivedere nei loro sguardi fieri le vive e sublimi faville di tutte le battaglie combattute.
Partner dell’evento Gamma Investigazioni e Gaspari Bus
Il presente vale anche come invito.
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