Finanziamenti ed incentivi per aprire e-commerce Abruzzo
Credito d’imposta relativo ad iniziative di e-commerce nel settore agroalimentare, di cui riporto gli estremi.
Fermo restando il massimale complessivo di 50.000 euro per impresa e del 40% di intensità di aiuto, in funzione dell’attività prevalente svolta dall’impresa e dichiarata ai fini IVA e delle dimensioni dell’impresa (PMI/GI), la misura del credito d’imposta è così articolata:
* per le imprese di produzione agricola primaria: ai sensi del regolamento di esenzione agricolo (n. 702/2014), per le PMI; nei limiti del “de minimis agricolo” di cui al regolamento (UE) n. 1408/2013 (15.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari), indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa (PMI/GI);
* per le imprese che producono prodotti agricoli di prima trasformazione (compresi nell’Allegato 1 del TFUE): ai sensi del regolamento di esenzione agricolo (n. 702/2014), per le PMI; nei limiti del “de minimis generale” di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 (200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari), indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa (PMI/GI);
* per le imprese della pesca e dell’acquacoltura, che producono prodotti di cui all’articolo 5, lettere a) e b) dell’OCM, nei limiti del “de minimis” di cui al regolamento (UE) n. 717/2014 (30.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari);
* per le PMI che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura non compresi nell’Allegato I del TFUE: nei limiti del “de minimis generale” (200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari); ai sensi del regolamento generale di esenzione di cui al regolamento (UE) n. 651/2014, nella misura del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.
Il target prevalente dei beneficiari è rappresentato dalle piccole e medie imprese, aziende agricole, compresi i consorzi e le cooperative, attive nella produzione agricola, della pesca e dell’acquacoltura; c’è spazio anche per le imprese di maggiore dimensioni limitatamente ai prodotti compresi nel cosiddetto Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che comprende la prima trasformazione.
La circolare ministeriale specifica anche gli investimenti che possono beneficiare del credito d’imposta. L’elenco delle spese ammissibili, che devono essere finalizzate esclusivamente all’avvio e allo sviluppo del commercio elettronico, comprende: dotazioni tecnologiche, software, progettazione e implementazione, sviluppo di database e sistemi di sicurezza.
Per quanto riguarda il riferimento temporale, in questo primo periodo di imposta potranno fruire dell’agevolazione le spese per nuovi investimenti effettuate nel periodo che va dal 14 marzo 2015 (data di entrata in vigore del decreto) fino al 31 dicembre 2015; per i successivi periodi d’imposta, nel corso dell’intero anno precedente a quello di presentazione della domanda.