Ricevo e giro: Sabato 12 aprile 2014 l’Associazione Culturale Nuove Sintesi in collaborazione con il Movimento Irredentista Italiano e l’Associazione ARIES organizzano la conferenza “TRIESTE 1 MAGGIO 1945. Arrivarono i liberatori. Le stragi delle foibe e l’esodo Dalmata-Giuliano” interviene Emanuele Piloni (Discendente di Esuli Istriani e fondatore Movimento Irredentista Italiano) l’incontro si terrà alle ore 17.00, presso la sala consiliare a Bellante Paese. Ingresso libero.
“Un silenzio sessantennale, seguito dall’istituzione di una legge per tutelare il Ricordo delle stragi delle foibe di cui furono vittime migliaia di italiani innocenti, evidenzia tutta l’ambiguità dimostrata dallo Stato nel coltivare la propria memoria storica dal dopoguerra ad oggi. Assume quindi ancora più importanza sganciare la storia di ciò che accadde al confine orientale tra il 1943 ed il 1947 da quel “recinto” istituzionale del “10 Febbraio” nel quale la politica ha voluto confinarla. L’incontro di Bellante del 12 Aprile, dal titolo “Trieste: 1 Maggio 1945. Arrivarono i liberatori”, va proprio in questa direzione. L’evento sarà occasione per fare una panoramica storica sulla millenaria italianità delle terre dell’Adriatico orientale, sulle violenze asburgiche e slave volte a cancellare la civiltà italiana già dalla prima metà dell’800, sull’irredentismo italiano come risposta ed autodifesa della popolazione italiana fino ad arrivare al tragico epilogo dei massacri delle foibe e dell’esodo, i quali non rappresentano una vendetta slava contro soprusi italiani, bensì l’ultimo atto del processo di cancellazione dell’italianità adriatica orientale perseguita dagli slavi per più di cento anni. Il riferimento ai “liberatori” nel titolo non è casuale, poiché l’evento sarà occasione anche per sottolineare tutta l’ipocrisia di una propaganda di Stato postbellica volta a santificare gli eserciti e i partigiani di stati stranieri che, sotto il cappello di una occupazione spacciata per “liberazione”, compirono ogni genere di crimine contro il popolo italiano, dai bombardamenti a tappeto sulla popolazione civile indifesa agli stupri di massa e alle uccisioni del corpo di spedizione francese dopo la battaglia di Montecassino, dai massacri delle foibe ai crimini di guerra in Sicilia e nel meridione. Un appuntamento importante per recuperare la nostra memoria storica, per riappropriarci delle nostre radici e costruire, su questa consapevolezza, una comunità nazionale cosciente e desiderosa di riaffermare i propri diritti e la propria libertà. “