Consulente d’impresa: perché è fondamentale
Come scegliere un buon consulente d’impresa
Un buon consulente d’impresa (come Vittorio Pupillo) può fare la differenza per aiutare un’azienda pubblica o privata, ma anche un altro libero professionista, a massimizzare gli utili derivanti dalla propria attività e migliorare in generale i processi aziendali.
Affidarsi alla persona o al team che meglio si adattano alle singole esigenze è davvero fondamentale. Il consulente d’impresa che si distingue da quanti vogliono esclusivamente approfittarsi delle aziende è una persona dotata di empatia e risolutezza, forte capacità d’analisi e ottime competenze strategiche.
Una conoscenza del settore nel quale l’azienda opera è preferibile, ma non indispensabile, al contrario di quanto pensano spesso molti manager aziendali. Il compito di un consulente d’impresa, infatti, non è quello di sostituire l’organico interno, quanto quello di comprendere le esigenze del settore adottando un metodo solido ed efficace, basato su esperienza in termini di gestione del business.
Il consulente d’impresa dovrebbe avere maturata l’abilità di riconoscere le sfide ma anche le opportunità che l’azienda sta affrontando, riuscendo in particolar modo a valorizzare e sfruttare quest’ultime. Il consulente d’impresa potrebbe non conoscere nel dettaglio l’azienda o il settore specifico, bensì può risolvere i problemi mettendo in campo la propria esperienza nell’affrontare criticità simili. Inoltre, questa figura professionale deve essere dotata di abilità creative di risoluzione dei potenziali conflitti, oltre che delle problematiche. Un buon consulente dovrebbe essere articolato.
La comunicazione, fondamentale per un consulente d’impresa
All’interno del profilo appena tracciato, appare chiaro come nell’ambito di una consulenza d’impresa, dei validi professionisti dovrebbero possedere abilità comunicative solide. Ancor più importante della sua capacità di articolare concetti in modo preciso ma semplice, o di scrivere presentazioni ufficiali in modo eloquente, è senza dubbio la capacità di ascoltare, che è cruciale per garantire a questo professionista di riuscire a entrare in relazione con l’organico aziendale.
Non importa quanto sia intelligente o quotato un consulente d’impresa, perché non sarà in grado di aiutare a migliorare il business di un’azienda fino a quando non ne comprenderà pienamente le sfide e le problematiche specifiche. E ciò non accadrà se il consulente non dimostra eccezionale propensione all’ascolto attivo.
In aggiunta, affinché qualsiasi consulente abbia successo nell’aiutare un’impresa, dovrà sviluppare una relazione basata sulla fiducia, all’interno della quale il team dell’azienda si senta a proprio agio nel rivelare aspetti sensibili riguardo all’attività, in maniera non dissimile da quanto avviene tra medico e paziente.
Senza totale onestà da parte dell’impresa, infatti, il lavoro consulenziale sarà sempre privato di informazioni importanti e il professionista sarà di fatto ostacolato nel proprio compito, diventando un investimento controproducente per l’azienda. Ecco perché la comunicazione funziona se l’azienda si fida del consulente, che a sua volta deve prima essersi guadagnato la stima del proprio committente.
Fatturato e profitti: l’esperienza del consulente d’impresa
Il giusto consulente può creare un valore aggiunto straordinario, aiutando a correggere concezioni spesso radicate erroneamente nell’approccio strategico aziendale. Ciò può ad esempio portare il professionista a far comprendere all’azienda che sforzarsi in moltissimi ambiti al fine di aumentare il fatturato non si traduce in un business di maggior successo.
Al contrario, un consulente d’impresa saprà consigliare dove è più profittevole investire, evitando di aggredire settori nei quali si è impreparati. Di fatto, il successo di un consulente si misura nell’ottimizzazione dei profitti e non del fatturato.
Ecco perché, nell’ambito della consulenza strategica offerta, questa figura professionale non si occupa solo di processi di marketing, bensì di tutti quegli aspetti che hanno a che fare con la gestione dei fornitori, l’erogazione del servizio, la logistica e non da ultimo il customer care, nell’ottica di migliorare i processi aziendali e garantire il successo dell’impresa.