Giulianova inaugura la campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi con l’esperto Giovanni Lafirenze
Il ricercatore Walter De Berardinis prosegue la battaglia per insignire la sua città della Medaglia al Valor Civile per i 24 caduti civili di Giulianova caduti sotto i bombardamenti degli angloamericani
Giulianova. Il Centro Congressi Kursaal lido, dove si è svolto il primo evento nazionale della campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi ideato e organizzato dall’ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra – onlus), con il patrocinio del Comune di Giulianova, era al completo con tutti i ragazzi delle 3 classi dell’Istituto Comprensivo Bindi-Pagliaccetti di Giulianova, guidate dai Prof.: Cinzia Merio, Andrea Di Silvestre, Giuliana Marozzi, Mariagrazia Rossini, Elisabetta Mannucci, Lidia Angeloni, Mariarosa Emancipato, Rosa Marinucci e Luana Monaco. Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Vicesindaco, Nausicaa Cameli, la moderatrice, Luisa Ferretti, ha letto i nomi dei caduti civili morti nei bombardamenti degli angloamericani e negli scontri con i soldati tedeschi della Wehrmacht del 1943-1944 a Giulianova, questi i loro nomi: Anna Capriotti, Antonio Cerasari, Orazio D’Ambrosio, Francesco D’Ilio, Dina Di Gianmichele, Eleonora Ettorre, Rosa Ferroni, Dovina Fidanza, Giuseppe Fidanza, Amina Gammelli, Attilio Gianuari, Berarda Gianuari, Giovanni Iaconetti, Francesco Ianni, Giovanni Leone, Francesco Manocchia, Laoisio Maranesi, David Parere, Antonio Pedicone, Anna Quitar, Renato Ridolfi, Giovanni Saliceti, Elisa Salvata, Vincenzo Alleva, Domenico Aprile, Gilda Barlafante, Antonio Barretta, Filomena Cerasari, Domenico D’Emilio, Amalia De Ascentiis, Antonio De Ascentiis, Berardo Di Edoardo, Gabriele Di Pancrazio, Scolastica Di Stanislao, Caterina Ferri, Maria Teresa Garro, Splendora Giannattasio, Giulia Lucantoni, Carmine Marà, Laureta Marà, Paolo Palladini, Ferdinando Petrella, Flaviano Poltrone, Vittoria Sacchini, Emilio Scardozzi, Antonio Scimitarra, Maria Scimitarra, Michele Splendiani, Giustino Tentarelli, Pietro Tentarelli e Filippo Torrieri. Il più giovane fu il 12enne Francesco D’Ilo e la più anziana Carmine Marà 92enne; Giulia Ettorre fu trafitta da ben 33 schegge di bomba; Maria Teresa Garro morì dissanguata davanti l’androne di casa trafitta da una scheggia alla gola. A seguire, sono state lette due testimonianze dei fratelli, entrambi giornalisti, Lino e Benny Manocchia, tutt’ora viventi negli USA che, durante quei tragici giorni, vissero sulla propria pelle il lutto della morte del padre Francesco per una bomba che centro un intero caseggiato dietro l’attuale Comune ed oggi quella piazza porta il nome di “Piazza Caduti 29 febbraio 1944”. Anche l’Artemia editrice, con la presenza della direttrice Maria Teresa Orsini, ha contribuito all’evento donando alcuni volumi del suo catalogo riguardanti la guerra e altre pubblicazioni dell’esperto in rilevamenti bellici, Giovanni Lafirenze, alle classi partecipanti. Molto seguita dai ragazzi la lezione tenuta dal giornalista e ricercatore storico giuliese, Walter De Berardinis, lo stesso per la prima volta ha mostrato le foto aeree dei bombardamenti degli angloamericani sulla città, foto che sono state fornite dall’Archivio Nazionale Americano. Naturalmente De Berardinis non si fermerà alla sola giornata di sabato scorso, ma ha intenzione di portare avanti la battaglia per veder riconosciuta la medaglia al valor civile alla popolazione civile durante quei tristi giorni del 1943-44, con la perdita di 24 civili inermi: il più alto tributo di sangue di tutta la provincia di Teramo. La giornata si è conclusa con l’autorevole intervento del consulente dell’ANVCG in materia di recuperi ordigni inesplosi, il già sottufficiale dell’E.I. Giovanni Lafirenze, lo stesso si è soffermato molto sull’inutilità della guerra e di quello che è accaduto 70anni fa. Tre vittime su quattro sono civili, che azionano questi congegni, a volte anni dopo la fine di una guerra. Anche se in Italia l’ultimo conflitto bellico risale ormai a 70 anni fa, questo tema è purtroppo ancora attuale anche nel nostro Paese, visto l’elevatissimo numero di ritrovamenti e gli incidenti che accadono ancora oggi su tutto il territorio nazionale. Adesso la campagna nazionale proseguirà sull’intero territorio nazionale.