Ricevo e pubblico: Il 7 dicembre al Museo Archeologico di Campli inaugurazione della Mostra “Le Madonne in terracotta di Nocella”
Iniziativa promossa in occasione della Giornata dell’Archeologia istituita dal MiBACT. La Mostra potrà essere visitata fino al 31 gennaio
CAMPLI – Domenica 7 dicembre, alle ore 11, al Museo Archeologico Nazionale di Campli sarà inaugurata la Mostra “Le Madonne in terracotta di Nocella. La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare”. L’evento è promosso nell’ambito della Giornata Nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico e del Restauro istituita dal MiBACT . Nell’occasione sarà presentata in anteprima anche l’omonima pubblicazione dello scrittore Nicolino Farina (Artemia Edizioni di Mosciano). La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 31 gennaio.
“Tenendo conto dello spirito dell’iniziativa del Ministero – spiega il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale – alla Mostra saranno presenti, oltre alle statue in terracotta degli artigiani di Nocella, anche molte opere dimenticate nei depositi delle chiese, da recuperare e restaurare, a volte rimaste chiuse per decenni in edifici inagibili. Si tratta, quindi, di un’occasione davvero unica per poter fruire di un patrimonio di grande valore storico e artistico, nata dalla collaborazione tra la nostra amministrazione e la prestigiosa istituzione museale, nell’ottica di valorizzare sempre più quello che rappresenta un attrattore formidabile per il nostro territorio”.
Al centro della Mostra la statuaria in terracotta di Nocella di Campli, con straordinari esemplari fatti di terra, acqua, aria e fuoco, che rappresentano numi protettori delle comunità contadine del teramano, per secoli oggetto di culto e devozione.
“Questa iniziativa – spiega l’autore Nicolino Farina – rappresenta un punto di partenza per la riqualificazione del territorio e delle sue tradizioni. Grazie all’attività di studio e ricerca abbiamo potuto recuperare statue straordinarie, che erano andate perse nei secoli, danneggiate durante le processioni o alienate in ripostigli, a volte disperse in occasione delle ristrutturazioni delle chiese. Si tratta di terrecotte policrome ricche di uno straordinario senso artistico e di una sapiente maestria, frutto della collaborazione tra i valenti maestri figuli di Nocella e artisti operanti a Campli, che rappresentano un patrimonio importante per l’arte teramana”.