Comunicato stampa
PROGETTO ‘PLUS’: AVVIATI GLI SPORTELLI DI ACCOGLIENZA E ASCOLTO
Avviata una nuova importante tappa del progetto PLUS promosso dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare: sono stati attivati 15 sportelli per offrire informazioni e supporto sui servizi socio-assistenziali del territorio. Il progetto, avviato a giugno 2018, prevede opportunità di inserimento lavorativo per 80 persone con disabilità
TERAMO, 16 gennaio 2020 – Sono 15 gli sportelli regionali di accoglienza e ascolto attivati grazie al progetto PLUS: due si trovano nella regione Piemonte e uno in ciascuna delle altre regioni coinvolte nel progetto: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige; a questi andranno ad aggiungersi gli sportelli della regione Sardegna e del Veneto.
Gli sportelli saranno un punto di riferimento per richieste di informazioni in ambito di inserimento lavorativo e segretariato sociale a partire dall’ascolto dei bisogni specifici della persona. In questo modo si offrirà supporto alle attività in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Saranno inoltre messi a disposizione materiali informativi sui servizi offerti dalle Sezioni UILDM e dal territorio e su tematiche socio-assistenziali, come ad esempio l’abbattimento delle barriere architettoniche, agevolazioni e contributi, servizi medici e riabilitativi, supporto psicologico.
Lo sportello della Regione Abruzzo si trova in via De Amicis 54 …, nella sede di Roseto degli Abruzzi(TE)…, telefono 339/8605205…. È aperto…il martedi’ dalle 9:00 alle 13:00.
Marco Rasconi, presidente nazionale UILDM, sottolinea: “Siamo lieti di aver raggiunto una nuova, importante tappa del progetto PLUS. Gli sportelli sono un punto di riferimento importante non solo per aiutare le persone che hanno la necessità di informazioni e supporto ma anche per raccogliere necessità e istanze, attraverso l’ascolto e l’accoglienza.”
Gli sportelli saranno gestiti in totale da 23 partecipanti al progetto PLUS. Per altri 52 si sta svolgendo la fase di inserimento lavorativo – della durata di 3 mesi – all’interno delle imprese, cooperative, organizzazioni ed enti pubblici che hanno aderito al progetto. Nella fase iniziale del progetto i partecipanti al progetto PLUS erano 80: gli altri in questi mesi hanno trovato un lavoro.
Sul sito www.progettoplus.it sono disponibili gli indirizzi e gli orari di apertura di tutti gli sportelli regionali.
IL PROGETTO PLUS –
Il progetto ‘PLUS’: Per un lavoro utile e sociale”, è un progetto di inclusione socio-lavorativa per le persone con disabilità che ha vinto il primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo Settore, emesso nel novembre 2017 e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il progetto, promosso da UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – insieme ai partner Movimento Difesa del Cittadino, Associazione Atlantis 27 e Anas Puglia – Associazione Nazionale di Azione Sociale, intende migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità favorendo e promuovendo l’inserimento lavorativo, sociale e territoriale attraverso un percorso di orientamento, formazione e job coaching.
La prima fase del progetto ha previsto la formazione in aula di 40 ore, si è conclusa lo scorso febbraio e ha visto gli 80 partecipanti approfondire diverse tematiche: dalla sicurezza sul lavoro all’organizzazione del lavoro, dalla sociologia della comunicazione alle tecniche di ricerca attiva del lavoro.
Successivamente, a luglio è partita la formazione pratica della durata di 30 ore all’interno di imprese, cooperative ed enti pubblici dislocati sul territorio nazionale. Le attività lavorative proposte sono state individuate analizzando e valorizzando le caratteristiche della persona, le sue aspirazioni e bisogni, i percorsi personali, le qualifiche ed esperienze professionali, i titoli di studio.
PROFILO PARTECIPANTI E AZIENDE
I partecipanti del progetto PLUS sono persone con diversi tipi di disabilità, fisica e sensoriale, il 40 % donne e il 60 % uomini provenienti da 16 regioni Italiane: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto. L’età media complessiva è di 29,8 anni. La maggioranza ha la licenza media superiore o una laurea e ha già avuto esperienze lavorative.
Diverse le aziende che hanno aderito al progetto offrendo ai partecipanti la possibilità di intraprendere il percorso di formazione pratica: cooperative sociali, enti pubblici, associazioni di volontariato, società di consulenza e formazione, aziende agricole, istituti scolastici, panifici, ristoranti/pizzerie, pasticcerie, saloni di bellezza, e altre ancora. Diverse anche le mansioni: dalle attività amministrative e di segreteria alle attività di servizio al pubblico, da aiuto pasticcere a cameriere, da banconista a bibliotecario ad addetto alle vendite.
I NUMERI DELLA DISABILITÀ IN ITALIA
In Italia si stima che siano circa 4 milioni 360 mila le persone che hanno una disabilità, cioè il 7,2% della popolazione.
Secondo i dati presentati nel volume “Conoscere il mondo della disabilità” dell’ISTAT, è occupato solo il 31,3% delle persone tra i 15 e i 64 anni con limitazioni gravi contro il 57,8% delle persone senza limitazioni, nella stessa fascia di età. Lo svantaggio è ancora più netto per la componente femminile – risulta occupata solo il 26,7% delle femmine con disabilità mentre per i maschi la quota sale al 36,3%.
UILDM nasce nel 1961 con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso l’abbattimento di ogni tipo di barriera, e sostenere la ricerca scientifica e l’informazione sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Ha una presenza capillare sul territorio grazie alle 64 Sezioni locali, i 3.000 volontari e i 10.000 soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone. UILDM svolge un importante lavoro in ambito sociale e di assistenza medico-riabilitativa ad ampio raggio, gestendo anche centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta collaborazione con le strutture universitarie e socio-sanitarie.
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