Teramo, NOTE SU ALI DI FARFALLA: NOTTE PER FEDERICA E SERENA V ed Villa Comunale

ASSOCIAZIONE CULTURALE FEDERICA E SERENA presenta:

NOTE SU ALI DI FARFALLA: NOTTE PER FEDERICA E SERENA V ed.

Siamo tornati!
Dopo i vari Aftherhours, Marlene Kuntz, Bandabardò, Brunori Sas, Calibro 35, Offlaga Disco Pax,, Bugo, I Cani e Pan del Diavolo, la serata dedicata a Federica e Serena, le due studentesse teramane scomparse sotto le macerie del terremoto aquilano, ospiterà il 7 Settembre 2013, nella suggestiva location della Villa Comunale di Teramo, un concentrato di stelle della scena musicale italiana.

STAZIONI LUNARI (Cristiano Godano + Cristina Donà + Cisco + Ginevra Di Marco) °°° ESCLUSIVA CENTRO ITALIA

Con un certo orgoglio siamo onorati di ospitare per la prima volta in Abruzzo e in esclusiva per il centro Italia il nuovissimo ed acclamato progetto “Stazioni Lunari”, che vede sullo stesso palco Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Cisco (Modena City Ramblers), Cristina Donà e Ginevra Di Marco (C.S.I.), per la prima volta insieme in uno spettacolo che di fatto rappresenta un unicum in quanto ad originalità e qualità, consentendo di vedere sullo stesso palco i leader dei gruppi che maggiormente hanno segnato la scena musicale indipendente degli ultimi 20 anni.
Stazioni Lunari presenta il nuovo spettacolo “Buon anno ragazzi”, un augurio di buona fortuna alle nuove generazioni, ma anche un ironico motto relativo ai tempi duri che stiamo vivendo.
Il format di Stazioni Lunari (direzione artistica di Francesco Magnelli) resta lo stesso di sempre, con un cast e un allestimento rinnovato; Ginevra di Marco a fare gli onori di casa, padrona in movimento da una stazione all’altra che determina successioni, movimenti e favorisce commistioni fra i diversi mondi musicali degli ospiti.
Gli ospiti, disposti su 3 pedane che abbracciano virtualmente Ginevra e la sua band, interagiscono con lei e tra di loro, in una fusione musicale che travalica stili e generi – ogni musicista, dalla propria stazione, può liberamente interagire con ciò che sta succedendo: c’è chi suona, chi contrappunta, chi armonizza con la voce, chi improvvisa, chi semplicemente sorride o si concentra nell’ascolto dell’altro.
Uno spettacolo unico poiché sempre diverso, irripetibile.
Ogni concerto è anche un viaggio attraverso la tradizione della musica popolare: oltre a pezzi del repertorio di ciascun artista, si suonano e si cantano quattro brani tradizionali di varie parti del mondo; quattro canti di aggregazione e di ringraziamento che costituiscono l’ossatura della scaletta e che sono la chiave che permette di aprire la musica al di là di ogni etichetta; e poi la musica popolare che parte dal nostro passato e arriva ai giorni nostri come patrimonio artistico e culturale. Dallo spettacolo emerge forte l’idea di partecipazione collettiva: i testi, le musiche, i gesti, le testimonianze, le voci, e la voglia di andare a scavare là dove si sono depositate le nostre memorie, di recuperarle, studiarle, valorizzarle e farle conoscere.
E fra intersezioni artistiche, omaggi e gentilezze si nota evidente il piacere di trovarsi lì, una gioia di cantare e suonare insieme che è davvero raro riscontrare.

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